Una vita segnata da circostanze che l’hanno visto coinvolto, sin da giovanissimo, nel contesto della camorra salernitana.
A trentotto anni, la sentenza all’ergastolo.
Cosimo Rega scopre la realtà carceraria e sente la necessità di sfuggire all’abbrutimento che causa una vita priva di libertà.
Inizia così a tirare fuori il meglio di sé, studiando, confrontandosi con l’arte, con i grandi drammaturghi, avvicinandosi al teatro, alla scrittura, formando il primo gruppo teatrale a Rebibbia nel 2002 che diede poi vita alla compagnia teatrale dei “Liberi Artisti Associati”.
Poi l’incontro con i fratelli Taviani e la proposta di girare un film “Cesare deve morire”, premiato alla 62esima edizione del Festival di Berlino con l’Orso d’Oro.
Cosimo Rega decide di raccontarsi, parla della sua vita e del suo riscatto morale nelle 480 pagine del libro “Sumino o’ falco – Autobiografia di un ergastolano” un lungo viaggio dell’autore per comprendere la propria personalità, le fragilità e gli errori del passato.
Oggi Cosimo sogna di poter lavorare come operatore nel carcere e rendere in qualche modo utile la sua esperienza di trentaquattro anni di reclusione e di uomo che si è riscattato completamente.
